Cos’è la Sostenibilità, Primo obiettivo agenda 2030 ONU: Sconfiggere la povertà

Sostenibilità obiettivi

L’agenda 2030 delle Nazioni Unite ha posto come obiettivo globale quello di “Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”, questo è il diktat dei nostri tempi. Sconfiggere la povertà, primo obiettivo: “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”

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L’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente ha preso forma all’inizio degli anni Settanta, quando la società ha preso coscienza del fatto che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre.

Nel corso degli anni, gli sforzi profusi per l’ambiente dalla comunità internazionale, tra cui l’Accordo di Parigi sul clima, hanno dimostrato concretamente che i limiti del pianeta sono reali. E così, il nuovo modello di sviluppo ha fondato le sue basi sul rispetto per il futuro.

Obiettivo 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo

Gli indici di povertà estrema si sono ridotti di più della metà dal 1990. Nonostante si tratti di un risultato notevole, nelle zone in via di sviluppo una persona su cinque vive ancora con meno di 1,25 dollari al giorno e ci sono molti milioni di persone che ogni giorno guadagnano poco più di tale somma. A ciò si aggiunge che molte persone sono a rischio di ricadere nella povertà.
La povertà va ben oltre la sola mancanza di guadagno e di risorse per assicurarsi  da vivere in maniera sostenibile. Tra le sue manifestazioni c’è la fame e la malnutrizione, l’accesso limitato all’istruzione e agli altri servizi di base, la discriminazione e l’esclusione sociale, così come la mancanza di partecipazione nei processi decisionali. La crescita economica deve essere inclusiva, allo scopo di creare posti di lavoro sostenibili e di promuovere l’uguaglianza.

Fatti e cifre

•    836 milioni di persone vivono ancora in povertà estrema

•    Circa una persona su cinque nelle regioni in via sviluppo vive con meno di 1,25 dollari al giorno

•    La stragrande maggioranza delle persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno appartiene a due regioni: Asia meridionale e Africa subsahariana

•    Elevati indici di povertà sono frequenti nei paesi piccoli, fragili e colpiti da conflitti

•    Un bambino al di sotto dei cinque anni su sette non possiede un’altezza adeguata alla sua età

•    Nel 2014, ogni giorno 42.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di protezione a causa di conflitti.

Traguardi

  1. Entro il 2030, sradicare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata sulla base di coloro che vivono con meno di $ 1,25 al giorno
  2. Entro il 2030, ridurre almeno della metà la quota di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue forme, secondo le definizioni nazionali
  3. Implementare a livello nazionale adeguati sistemi di protezione sociale e misure di sicurezza per tutti, compresi i livelli più bassi, ed entro il 2030 raggiungere una notevole copertura delle persone povere e vulnerabile
  4. Assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i più poveri e vulnerabili, abbiano uguali diritti alle risorse economiche. Insieme all’accesso ai servizi di base, proprietà privata, controllo su terreni e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, nuove tecnologie appropriate e servizi finanziari, tra cui la microfinanza. Entro il 2030.
  5. Rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi climatici estremi, catastrofi e shock economici, sociali e ambientali. Entro il 2030.
  6. Garantire una adeguata mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo, al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme
  7. Creare solidi sistemi di politiche a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e sensibili alle differenze di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà

Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio hanno costituito il punto di riferimento centrale per gli sforzi di sviluppo globale da quando sono stati stabiliti come obiettivi internazionali nel 2000. Presto sarà necessaria una nuova generazione di obiettivi di sviluppo. Come gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, dovranno affrontare molto di più che aumentare i redditi. Un ampio quadro di Getting to Zero implica porre fine alla fame cronica. Garantire l’accesso universale all’istruzione secondaria, garantire l’accesso universale all’acqua potabile sicura e ai servizi igienico-sanitari. Ridurre le morti infantili e materne agli attuali livelli dei paesi a reddito medio-alto. Affrontare le priorità ambientali chiave che sosterranno il successo dello sviluppo. Il raggiungimento di questa serie di obiettivi rafforzerà a sua volta ulteriori progressi nella crescita economica.

Nuovi Obiettivi

Il perseguimento di nuovi obiettivi dovrà superare una tensione cruciale. Da un lato c’è la necessità di semplicità e coerenza. L’allungamento dell’elenco degli obiettivi o l’aggiunta di una sorta di “sacchetto” di obiettivi rischia di ridurre la trazione politica di un quadro per l’attuazione. Dall’altro lato c’è la necessità di adattarsi alle nuove realtà. Il mondo intero sta sviluppando un senso condiviso di un imperativo di sostenibilità accanto ai rischi di disuguaglianza. Un’ampia (e crescente) quota di poveri estremi si trova ora nei paesi a medio reddito e negli stati fragili. Questioni come l’energia, il cambiamento climatico, i prezzi dei prodotti alimentari e la crescita della popolazione interagiranno per produrre nuove e imprevedibili sfide.

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Ercole Palmeri


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