Durante il fine settimana, la banda di ransomware Lockbit ha rivelato di aver violato i sistemi di sicurezza dell’Agenzia delle Entrate e di aver rubato 78 GB di file, inclusi documenti, scansioni, rapporti finanziari e contratti.

LockBit Ransomware Gang ha concesso all’agenzia circa sei giorni per pagare il riscatto per evitare la fuga di dati rubati. Il gruppo ha quindi esteso la scadenza al 1 agosto e ha annunciato di avere ora 100 GB di dati.

Hanno anche pubblicato diversi screenshot dei dati rubati sul loro sito Web nel dark web.

Sogei, incaricata delle indagini sul presunto hack, ha affermato che non ci sono prove che l’agenzia delle entrate abbia subito una violazione dei dati. “Sogei spa informa che dalle prime analisi effettuate non si sono verificati attacchi informatici, e non sono stati sottratti dati dalle piattaforme tecnologiche e dalle infrastrutture dell’amministrazione finanziaria. Dalle verifiche tecniche effettuate, Sogei, quindi, esclude che possa essersi verificato un attacco informatico al sito dell’Agenzia delle Entrate”, si legge in un lungo comunicato.

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Approfondimenti dalla fonte della notizia: cysecurity.news

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