- L’Italia è il primo Paese Europeo a bloccare ChatGPT a causa delle norme sulla privacy espresse dal garante Italiano per la protezione dei dati.
- Chat GPT è stata creata nel novembre 2022 dalla start-up statunitense OpenAI e sostenuta da Microsoft.
- Dal suo lancio, ha attirato milioni di utenti perché è in grado di rispondere a domande e di copiare stili di scrittura molto vicini alla natura umana.
L’Italia blocca ChatGPT: Cos’è successo?
Il garante Italiano per la protezione dei dati ha bloccato ChatGPT e ha aperto un’indagine. Il problema principale riguarda il possibile trattamento illecito dei dati degli utenti. Le questioni sollevate dall’inchiesta sono diverse:
- ChatGPT elabora i dati online per produrre testi o rispondere a domande di natura umana. OpenAI non ha rivelato nel dettaglio come raccoglie tali dati. Tuttavia, in precedenza ha menzionato l’uso di forum come Reddit;
- Ciò ha sollevato preoccupazioni in materia di privacy su come viene condotta questa raccolta massiccia di dati e sulla sua conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR);
- Il 20 marzo ChatGPT ha subito una violazione dei dati che ha esposto le informazioni personali di milioni di utenti, gli indirizzi e-mail, le ultime quattro cifre delle carte di credito e persino le conversazioni;
- Oltretutto ChatGPT non dispone di un processo di verifica dell’età, questo espone i bambini ai pericoli della tecnologia, diventando un altro problema per le autorità;
- Infine, la tecnologia AI moltevolte, produce risposte o informazioni imprecise, notizia preoccupante in quanto può portare al trattamento di dati personali imprecisi;
- L’indagine aperta esaminerà le giustificazioni della raccolta massiccia di dati da utilizzare per scopi di “miglioramento” dell’IA e la sua legalità.
E’ possibile accedere a ChatGPT tramite una VPN in Italia?
Il blocco ha colpito molte persone, e alcune hanno ancora bisogno di utilizzare la tecnologia per lavorare o per altri impegni vari. L’utilizzo di una VPN grazie alla geolocalizzazione può aiutare a superare questo problema.
Installate la VPN sul vostro dispositivo e accedete utilizzando le vostre credenziali. Aprite l’app VPN e selezionate il Paese a cui volete connettervi: la VPN cambierà la vostra posizione IP nella località di vostra scelta. Collegandovi a un server VPN geograficamente più vicino al vostro server di localizzazione, potrete aspettarvi prestazioni migliori e minori rallentamenti. Infine, quando ci si connette al server da un paese diverso, si dovrebbe essere in grado di accedere e continuare a utilizzare ChatGPT senza problemi. (bisogna rimuovere la Threat Protection)
Come può aiutarti NordVPN
NordVPN offre server speciali che aumentano la sicurezza dell’utente o permettono di aggirare le restrizioni:
- IP Dedicato
- Onion VPN
- Doppia VPN
- Server offuscati
- P2P
Un account NordVPN consente agli utenti di proteggere fino a sei dispositivi ed è compatibile con Windows, MacOS, Android, iOS, Linux, Android TV e altri. Sono disponibili anche estensioni del browser per Chrome e Firefox. Il protocollo di NordVPN è basato su WireGuard, chiamato NordLynx, che consente agli utenti di godere della velocità di WireGuard, senza lo svantaggio dei rischi per la privacy.
NordVPN dispone di oltre 5400 server in 59 Paesi, quindi ci sono sempre server veloci.
Il sito web di NordVPN dispone di una knowledge base che contiene spiegazioni approfondite sui protocolli VPN, sui server, su come aumentare la velocità della VPN e altro materiale utile da leggere.
L’app NordVPN sceglie automaticamente il server più veloce del Paese selezionato.
In caso di domande riguardanti NordVPN, un team di assistenza clienti attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 vi aiuterà.
NordVPN è un servizio no-logs confermato per tre volte, per garantire che le attività online dei nostri utenti rimangano riservate, quindi le vostre attività saranno private e i vostri dispositivi privi di rischi.
Si tratta di un servizio continuamente aggiornato, che prevede aggiornamenti saltuari sulla sicurezza, per una sicurezza online affidabile dell’utente
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