Il 20 settembre 2022 si terrà l’Info Day relativo al primo bando congiunto del partenariato DUT – Driving Urban Transitions, nell’ambito di Horizon Europe.

In particolare, il bando ha l’obiettivo di sostenere progetti di ricerca e/o innovazione transnazionali che affrontino le sfide urbane per aiutare le città nella loro transizione verso un’economia e un funzionamento più sostenibili.

Durante l’evento verranno spiegati nel dettaglio i tre percorsi di transizione previsti dal bando, ovvero:

  • Positive Energy Districts (PED)
  • 15-Minute City (15mC)
  • Circular Urban Economies (CUE)

Verrà anche dato spazio alle domande dei partecipanti.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi.

partenariato DUT-Driving Urban Transitions

Il 21 settembre 2022 sarà aperto il primo bando congiunto del partenariato DUT-Driving Urban Transitions, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma di partenariato Horizon Europe.

L’obiettivo del bando è quello di sostenere progetti di ricerca e/o innovazione transnazionali che affrontino le sfide urbane per aiutare le città nella loro transizione verso un’economia e un funzionamento più sostenibili.

Le sfide sono raggruppate in tre temi chiamati percorsi di transizione:

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  • Positive Energy Districts (PED)
  • 15-Minute City (15mC)
  • Circular Urban Economies (CUE)

I progetti selezionati nell’ambito di questo bando saranno finanziati direttamente dalle Agenzie di finanziamento nazionali/regionali dei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.

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Ogni proposta deve coinvolgere almeno tre partner provenienti da tre Paesi di questo elenco e ammissibili al finanziamento da parte della rispettiva Agenzia di finanziamento nazionale/regionale.

Cos’è European Partnerships

I partenariati europei sono iniziative in cui l’Unione europea, le autorità nazionali e/o il settore privato si impegnano congiuntamente a sostenere lo sviluppo e l’attuazione di un programma di attività di ricerca e innovazione. I partner possono rappresentare l’industria, le università, le organizzazioni di ricerca, gli organismi con una missione di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale o le organizzazioni della società civile, comprese le fondazioni e le ONG.

I partenariati contribuiscono all’obiettivo dell’Unione europea di raggiungere le transizioni verde e digitale:

  • affrontando le complesse sfide delineate in Horizon Europe, come l’accelerazione delle transizioni verso una società e un’economia circolare e climaticamente neutra
  • sostenendo la realizzazione degli obiettivi prioritari dell’UE, quali il Green Deal, un’Europa pronta per l’era digitale, un’economia al servizio dei cittadini e un’Europa più forte nel mondo
  • puntando all’impatto attraverso un’ampia gamma di attività di Ricerca e Innovazione, dalla concezione alla dimostrazione e alla convalida, fino alla diffusione sul mercato
  • contribuendo a rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (ERA) evitando la duplicazione degli sforzi, aumentando gli investimenti e stimolando le sinergie tra i programmi.
Le partnerships non sono una novità dell’attuale programmazione 2021-2027:

i partenariati di ricerca e innovazione sono stati infatti introdotti nel panorama europeo della ricerca e innovazione nel 2002 a seguito della strategia di Lisbona con l’obiettivo di sviluppare lo Spazio europeo della ricerca – European Research Area (ERA). Queste partnership sono state originariamente progettate e sono state ulteriormente sviluppate per superare la frammentazione nel panorama di R&I, evitare la duplicazione degli sforzi, affrontare le crisi economiche, aumentare la competitività e sostenere l’innovazione.

Negli ultimi anni c’è stata, tuttavia, una proliferazione di strumenti e iniziative dedicate al coordinamento, alla collaborazione e all’allineamento di strategie e programmi nazionali, poiché l’approccio è stato quello di lanciare nuovi strumenti di partnership mantenendo quelli esistenti. Questo ha portato ad un panorama piuttosto complesso di strumenti a volte sovrapposti.
Nell’ambito della pianificazione strategica di Horizon Europe, la Commissione europea ha perciò avviato un processo di revisione e razionalizzazione dei partenariati europei, con l’obiettivo di ridurre il loro numero e migliorarne l’impatto e l’efficacia.

Si è così giunti all’identificazione di 49 partenariati in Horizon Europe nel 2021-2024:

Fonte First ART-ER 

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