Tutto quello che dovrete fare sarà immergere l’abito in acqua. Un’utopia? Non proprio, stando almeno ad alcuni ricercatori dell’Università di Friburgo che hanno progettato un nuovo materiale idrorepellente che se graffiato o danneggiato è in grado di autoripararsi.
Per mettere a punto il materiale innovativo, il team di ricercatori, guidati dal professor Jürgen Rühe, si è concentrato sulla pelle di serpente e di lucertola, rettili che mutano la propria pelle, rigenerandola autonomamente. Così facendo, scrive il “Daily Mail”, i ricercatori hanno realizzato tre strati di tessuto servendosi di una pellicola che re
Staremo a vedere se l’innovazione andrà a soddisfare un nuovo settore, cioè se lo spazio esistente tra i settori alternativi ha aperto un’opportunità per una reale innovazione di valore. Il mercato risponderà positivamente se l’appeal funzionale della “semplicità dell’autoriparazione” renderà l’abito maggiormente acquistabile, oltre all’appeal emotivo dell’acquisto e dell’indossare un bel vestito.
Staremo a vedere se il nuovo tessuto consentirà l’accesso ad un nuovo oceano blu.
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