UX Design in 10 semplici passi
Come creare un prodotto digitale progettando la UX design in modo completo ed esaustivo.
Sono 10 semplici passi, 10 semplici step per progettare una user experience ottimale per il tuo sito web o per il tuo eCommerce. Questi 10 step sono quelli a cui ci si riferisce quando parliamo di UX Design.
1) Intervista gli stakeholder in fase di brief
L’intervista consiste nel fare domande molto specifiche al cliente:
- quali sono gli obiettivi di business
- che cosa si aspetta dal prodotto ?
- di cosa ha paura ?
- che cosa vuole per gli utenti ?
- … …
Supponiamo che la “Caffè Divino” ci chiede di progettare una App che metta in comunicazione l’azienda direttamente con i clienti. Per poter iniziare a lavorare sul progetto dobbiamo raccogliere diverse informazioni:
- hanno tutti la stessa visione del prodotto ?
- Conoscono il loro target di riferimento ?
- Il cliente di riferimento ha una buona conoscenza degli aromi, o è un cliente distratto ?
- Che conoscenza hanno del contesto ?
- Si possono definire degli esperti ? Se sì, perché ?
In sostanza, ci dobbiamo accertare della loro consapevolezza.
2) Analisi dei business goal e dei competitor
Ci dobbiamo chiedere se gli obiettivi del committente sono realistici, ci dobbiamo chiedere se possiamo aiutare il cliente per raggiungerli. E sopratutto se le cose emerse nel brief hanno senso.
Passiamo quindi a fare un’analisi dei competitor o a fare il benchmark, come detto da molti. Passaggio fondamentale, cioè prima di costruire qualcosa, andiamo a vedere che cosa hanno fatto altri.
La “Caffè Divino” vuole fornire ai propri clienti uno strumento per rafforzare la presenza del brand, oppure uno strumento per migliorare il servizio, essere più veloci. In questo caso: hanno un piano di business? Hanno idea di quanti utenti vogliono acquisire? In quanto tempo? In quali Paesi?
I loro obiettivi potrebbero essere troppo ottimistici, addirittura irraggiungibili, o peggio del tutto incoerenti con la App. In questo caso dobbiamo comunicarlo.
Passiamo quindi a studiare la concorrenza; analizziamo i prodotti digitali, la comunicazione, il target di riferimento, il modello di business…, tutti gli aspetti ci aiuteranno a sviluppare un prodotto che possa essere competitivo.
3) Definizione dei problemi che la UX design può risolvere
Identifichiamo quali sono i problemi che possiamo risolvere, cioè il prodotto che progetteremo quali soluzioni propone ? Dobbiamo trovare le soluzioni realizzabili per problemi reali.
Gli stakeholder della “Caffè Divino” sono convinti che i prodotti già presenti sul mercato sono fatti male, e che per batterli sia sufficiente progettare un prodotto simile ma più accattivante. Noi invece vogliamo sapere, approfondire gli obiettivi, le soluzioni a problemi reali. Il nostro obiettivo è progettare una UX Design in grado di risolvere problemi reali.
4) User research & User Personas
Non possiamo usare la nostra opinione per dedurre se i problemi ipotizzati esistono veramente. Per farlo è meglio definire un target di riferimento, fare sondaggi e interviste per capire se i problemi ipotizzati esistono davvero.
Fatto questo, procediamo a costruire gli identikit degli utenti ideali, con tanto di foto, biografie, obiettivi, necessità…
Gli stakeholder della “Caffè Divino” pensano che i loro utenti sono persone che vogliono pagare poco, e vorrebbero una app in grado di fornire codici sconto con una certa facilità. Noi scopriamo invece che sono pochi i clienti che vogliono un prodotto “low cost”, e che molte persone tra i 20 e i 40 anni vogliono un prodotto di qualità insieme a un servizio di livello. Decidiamo allora di orientare il progetto verso questo genere di pubblico.
Definiamo quindi l’utente ideale dell’App, impiegato e manager che ha poco tempo, vuole la consegna a casa dopo le 19:00.
5) Customer journey, user flow & co.
Studiamo ora le dinamiche di interazione degli utenti con un prodotto, sia a
livello macro che micro, e visualizziamo tutte le possibili azioni che gli utenti potranno compiere.
Come fa l’utemte ideale a trovare l’App di “Caffè Divino” ? Analizziamo tutti i passaggi, dalla ricerca di una soluzione per il suo problema fino al primo acquisto direttamente sulla App. Costruiamo uno schema della App basato su tutte le azioni che l’utente ideale potrà compiere.
6) Business Requirements Document
In questa fase andremo a fare un punto della situazione, cioè un riassunto delle fasi precedenti. Questo punto della situazione deve essere condiviso con il cliente, per allinearsi e poter procedere con maggiore sicurezza.
Scriviamo quindi un documento dei Business Requirements della “Caffè Divino” in cui riassumiamo il problema rilevato, il target di riferimento, il concept del prodotto, le funzioni che avrà ecc.
7) Information Architecture e Wireframing
Disegniamo tutta l’alberatura del prodotto, e progettiamo le schermate senza la grafica.
Quindi per la “Caffè Divino” rappresentiamo graficamente, con box e linee, le relazioni delle pagine e degli elementi della App. La mostriamo a tutti gli stakeholder della “Caffè Divino”, e facciamo il possibile per renderla chiara e comprensibile. Loro devono comprendere la gerarchia interna del loro prodotto e possono approvarla.
Successivamente prepariamo il wireframing, cioè prima a penna (low-fidelity) e poi a computer (mid-fidelity) progettiamo tutte le schermate dell’App, in bianco e nero, e le presentiamo agli stakeholder.
8) Low-fidelity prototyping & usability testing
Costruiamo un prototipo interattivo con strumenti come Invision o Marvel e lo facciamo provare a utenti tipo in target.
Insieme con la “Caffè Divino” definiamo la dimensione degli utenti target su cui condurre un test (es. 5), e procediamo quindi con 5 utenti in target e scopriamo alcune criticità tra cui la più grave: 4 utenti su 5 non hanno individuato il pulsante “Completa Ordine”.
9) Iterazioni sui prototipi, User Interface & mockup
Analizziamo i test sugli utenti e apportiamo subito delle modifiche ai wireframe.
Dopo che il cliente ci ha dato il benestare per le schermate spoglie (abbiamo
tutto il funzionamento del prodotto approvato!) iniziamo a progettare la veste grafica.
Passiamo a risolvere tutte le criticità riscontrate durante i test; in particolare rendiamo molto evidente il pulsante “Prenota una visita”!
Gli stakeholder della “Caffè Divino” sono soddisfatti dell’App e delle modifiche che abbiamo apportato al prototipo. A livello di meccanica è stato approvato tutto, quindi ci dedichiamo alla creazione della User Interface, la scelta di colori, font, immagini, e creiamo le schermate definitive, complete di grafica.
10) Test finale
Per fare il test finale del UX Design, sarebbe ottimale costruire un ultimo prototipo per testare la versione definitiva.
Chiediamo alla “Caffè Divino” di condurre un ulteriore test con
altri 5 utenti, e scopriamo così altre criticità minori che correggiamo prima
di inviare il nostro lavoro ai programmatori.
Per condurre una progettazione UX Design di questo tipo, c’è bisogno di dotarsi di tanto “Buon Senso”. Semplice comprendere che chiedere conferme agli utenti, eseguire un test dietro l’altro e modificare il proprio progetto in base ai risultati ottenuti sia un sistema più sicuro rispetto a fare tutto di testa propria, correndo il rischio di schiantarsi contro il muro dopo mesi di lavoro.
Una precisazione, i 10 step elencati non sono un procedimento universale per fare UX Design, né uno schema riconosciuto e approvato da un ente di certificazione; sono semplici passaggi che compongono una best practice.