I quattro pilastri della Sostenibilità

Il termine sostenibilità è oramai molto usato per indicare programmi, iniziative e azioni finalizzate alla preservazione di una particolare risorsa.
Oramai di moda, spesso viene usato impropriamente, anche come riferimento ad ambiti non proprio sostenibili.
In realtà il termine si riferisce a quattro aree distinte: sociale, economica, ambientale e umana/etica.
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I Quattro Pilastri nella Sostenibilità
I pilastri della sostenibilità, i tipi di sostenibilità, derivano dalla definizione universalmente riconosciuta. La prima risale al 1987, e si trova nel Rapporto Brundtland “Out common future”. Il Rapporto Brundtland pone l’attenzione sui principi di equità intergenerazionale e intragenerazionale, identificando per la prima volta la sostenibilità come condizione di uno sviluppo in grado di “assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
Nello stesso rapporto vengono menzionati tre pilastri, che sono alla base di uno sviluppo sostenibile:
- ambientale;
- economico;
- sociale;
I tre pilastri sono anche definiti nella agenda 2030 delle Nazioni Unite, e contenuti nel trattato di Amsterdam firmato nel 1997, dando luogo ad un nuovo accordo per uno “sviluppo armonioso delle attività umane“. A questi tre pilastri è necessario aggiungere un quarto pilastro “etico e umano”, sulla necessità di garantire una giusta remunerazione a tutti gli attori della filiera. Robert Goodland
di Iowa State University
ne parla, mettendole a confronto in quattro tabelle come risposta al Global Environmental Change
.
Sostenibilità sociale
La sostenibilità sociale mira a preservare il capitale sociale investendo e creando servizi che costituiscono la struttura della nostra società. Il concetto accoglie una visione più ampia del mondo in relazione alle comunità, alle culture e alla globalizzazione. Significa preservare le generazioni future e riconoscere che ciò che facciamo può avere un impatto sugli altri e sul mondo. La sostenibilità sociale si concentra sul mantenimento e sul miglioramento della qualità sociale con concetti come coesione, reciprocità, onestà e importanza delle relazioni tra le persone.
Sostenibilità economica
La sostenibilità economica mira a mantenere intatto il capitale. Se la sostenibilità sociale si concentra sul miglioramento dell’uguaglianza sociale, la sostenibilità economica mira a migliorare il tenore di vita. Nel contesto del business, si riferisce all’uso efficiente delle risorse per mantenere la redditività aziendale nel tempo. Come affermato dal governo britannico (relazione annuale 2000, gennaio 2001):
“Il mantenimento di livelli elevati e stabili di crescita economica è uno degli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile. Abbandonare la crescita economica non è un’opzione. Ma lo sviluppo sostenibile è molto più che una semplice crescita economica. La qualità della crescita conta quanto la quantità”.
I critici di questo modello riconoscono che una grande lacuna nelle moderne pratiche contabili è quella di non includere il costo dei danni alla terra nei prezzi di mercato (Hawking, 2010). Un approccio più recente all’economia riconosce la limitata incorporazione delle componenti ecologica e sociale in questo modello. La nuova economia include il capitale naturale (sistemi ecologici) e il capitale sociale (relazioni tra le persone) e sfida il mantra del capitale secondo cui la crescita continua è positiva e più grande è meglio, se rischia di causare danni al sistema ecologico e umano (Benn et al. ., 2014).
Sostenibilità ambientale
La sostenibilità ambientale mira a migliorare il benessere umano attraverso la protezione del capitale naturale (es. terra, aria, acqua, minerali ecc.). Iniziative e programmi si definiscono ambientalmente sostenibili quando garantiscono che i bisogni della popolazione siano soddisfatti senza il rischio di compromettere i bisogni delle generazioni future. La sostenibilità ambientale, come descritta da Dunphy, Benveniste, Griffiths e Sutton (2000), pone l’accento su come le imprese possano ottenere risultati economici positivi senza arrecare alcun danno, a breve o lungo termine, all’ambiente. Secondo Dunphy et al. (2000) un’impresa ambientalmente sostenibile cerca di integrare tutti e quattro i pilastri della sostenibilità e per raggiungere questo obiettivo ciascuno di essi deve essere trattato allo stesso modo.
Sostenibilità umana o etica
La sostenibilità umana mira a mantenere e migliorare il capitale umano nella società. Gli investimenti nei sistemi sanitari e educativi, nell’accesso ai servizi, nella nutrizione, nella conoscenza e nelle competenze sono tutti programmi sotto l’egida della sostenibilità umana. Le risorse naturali e gli spazi disponibili sono limitati ed è necessario bilanciare la crescita continua con il miglioramento della salute e il raggiungimento del benessere economico per tutti. Nel contesto aziendale, un’organizzazione si considererà un membro della società e promuoverà i valori aziendali che rispettano il capitale umano. La sostenibilità umana si concentra sull’importanza di chiunque sia direttamente o indirettamente coinvolto nella realizzazione di prodotti o nella fornitura di servizi o di stakeholder più ampi (il capitale umano dell’organizzazione) (Benn et al., 2014). Le comunità di tutto il mondo possono essere influenzate positivamente o negativamente dalle attività commerciali o influenzate dai metodi utilizzati per l’approvvigionamento delle materie prime. La sostenibilità umana comprende lo sviluppo delle competenze e della capacità umana per sostenere le funzioni e la sostenibilità dell’organizzazione e per promuovere il benessere delle comunità e della società.
Conclusioni
Per una sostenibilità completa i problemi devono essere risolti in relazione a tutti e quattro i pilastri della sostenibilità e quindi devono essere mantenuti. Sebbene in alcuni casi questi possano sovrapporsi, è importante identificare il tipo specifico di impresa verde su cui concentrarsi, poiché i quattro tipi presentano caratteristiche uniche. Le aziende devono prendere una decisione strategica al riguardo in modo da incorporare efficacemente l’approccio scelto nelle loro politiche e procedure.
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