Neuralink: interfaccia cervello-macchina di Musk
Neuralink, la più recente società creata da Musk, renderà possibile una comunicazione ancor più immediata tra l’uomo e la macchina, realizzando dispositivi di dimensioni quantificabili nell’ordine dei micron.
Il progetto prevede l’impianto di elettrodi nel cervello, mentre l’aspetto inedito riguarda le finalità che verranno perseguito in prima battuta e che coincidono con il miglioramento delle condizioni di vita di pazienti affetti da disabilità particolarmente gravi. Musk si è posto un nuovo ambizioso obiettivo, ovvero quello di sostituire il linguaggio umano, così come oggi lo conosciamo, con una nuova forma di interazione resa possibile dalla macchina.
Musk
Ci sono tanti concetti nella tua testa che il tuo cervello cerca di comprimere in questa velocità di trasmissione incredibilmente bassa chiamata parola o scrittura. Il linguaggio è questo, il tuo cervello che esegue un algoritmo di compressione sul pensiero, sul trasferimento di concetti. Se hai due interfacce cerebrali, si potrebbe effettivamente effettuare una comunicazione concettuale diretta e non compressa con un’altra persona
Quanto tempo sarà necessario per toccare con mano i primi risultati dell’attività svolta da Neuralink?
Occorreranno circa quattro anni per la commercializzazione di un dispositivo in grado di aiutare chi è affetto da gravi lesioni cerebrali (ictus, lesioni tumorali, paralisi, disturbi di memoria).
L’applicazione di tali tecnologie in soggetti non affetti da disabilità richiederà un periodo più lungo e dipendente da un maggior numero di variabili, Musk: Credo che siamo lontani da otto a dieci anni lontani per essere utilizzabile da persone senza disabilità. E’ importante notare che ciò dipende fortemente dalla tempistica di approvazione della disciplina normativa e da quanto positivamente i nostri dispositivi funzioneranno sulle persone con disabilità
Elon Musk ha ribadito che gli sforzi in tale direzione sono giustificati dalla necessità di ”contrastare” intelligenze artificiali sempre più sofisticate, con interfacce uomo macchina grazie alle quali sarà possibile trasferire e immagazzinare dati (conoscenze) con velocità molto maggiori rispetto a quelle rese possibili dalle tradizionali forme di comunicazione e apprendimento.