Lo spirito di Innovazione, la religione dell’Innovazione e il sogno

innovazione di processo

Trovo interessante studiare e analizzare le best practices dell’innovazione…

Interessante sapere come un’impresa ha ottenuto determinati risultati dall’innovazione, quale strategia ha adottato, best practice, incluse personalizzazioni e/o integrazioni per la loro realtà.

Spesso prendo nota, leggo libri e mi segno idee, le elaboro e le condivido nelle presentazioni o nelle riunioni.

Ho notato che spesso le persone pensano di sapere molte cose, e le vogliono condividere. Vogliono adattare le best practice nella loro organizzazione, ma in realtà non è sempre così semplice. Si cerca la scorciatoia, e quindi si preferisce emulare la vita di altri, si preferisce copiare un metodo perchè piace, ignorando i diversi contesti.

Invece di pensare alle proprie best practice, invece di pensare a come migliorarsi, spesso puntano a imitare…

innovazione best practice

Lo spirito di innovazione viene sostituito dalla religione dell’innovazione.

È passata la riflessione. È passato il processo di scoperta. È uscito la proprietà che viene con la nascita di nuove intuizioni.

Al suo posto?

Simulazione. Imitazione. E, troppo spesso, il cieco di soluzioni preconfezionate.

Non sto dicendo che non c’è valore nel prestare attenzione alle migliori pratiche di altre persone. C’è, sicuramente.

Ma quando l’imitazione sostituisce l’idea e l’elaborazione, qualcosa si perde sempre e l’innovazione svanisce.

“Fate un elenco di tutti i prodotti straordinari del vostro settore.

Chi li ha realizzati !

Come hanno fatto ?

Ispiratevi alla loro condotta e siete già a metà strada verso la creazione di un prodotto straordinario vostro”

La Mucca Viola, Seth Godin

A volte si cerca l’approccio creativo, gli imprenditori di successo sono quelli che non accettano l’emulazione e reinterpretano l’approccio tradizionale. Con un forte focus di lungo termine sulla soddisfazione totale dei bisogni del cliente. In linea generale però le aziende “veramente imprenditoriali” tendono ad usare l’esperienza e l’intuizione per crearsi nuove opportunità e gestire le relazioni con il mercato.

Le aziende orientate al mercato tendono ad essere guidate da un progetto-sogno piuttosto che dalla ricerca di un mercato tradizionale. Queste imprese dimostrano una maggiore imprenditorialità nel modo in cui definiscono, concretizzano ed implementano le proprie strategie.

E’ il sogno che distingue tra imprenditorialità e capacità manageriali.

Ercole Palmeri

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