Healthy City 4.0 e Raise

Da domani e per tutto il weekend il gran finale con la Smart City Experience a piazza De Ferrari dedicata alla mobilità sostenibile: expo e test drive di auto e moto elettriche e ibride e la possibilità di salire a bordo dei nuovi autobus Amt

Le conferenze della decima edizione della Genova Smart Week si sono chiuse, oggi a Palazzo Tursi, con una giornata dedicata al valore dell’economia circolare contraddistinta da una grande partecipazione grazie, soprattutto, alla folta presenza di studenti delle scuole superiori. Ed è proprio a loro che si è rivolta Marta Brusoni, assessore comunale al personale, ai servizi civici e all’informatica, in apertura di lavori: «Solo voi potete costruire il mondo che verrà ed essere gli attori di un futuro fatto di digitalizzazione, intelligenza artificiale, sostenibilità, ambiente ed energia verde».

A moderare gli interventi è stato Paolo Marcesini, giornalista e direttore del portale specializzato Italia Circolare, che ha spiegato come rigenerare significhi restituire valore alla materia, e la sostenibilità passi per un nuovo equilibrio tra i nostri bisogni e desideri. Una sfida che implica anche un nuovo approccio alla logistica: a riconoscerlo il vicepresidente di Federlogistica, Davide Falteri, che ha spiegato come attorno al magazzino esista, in realtà, un’architettura di uomini, mezzi, infrastrutture e digitale. Parlare, oggi, di logistica circolare e sostenibile significa quindi ripensare, accorpare e ottimizzare il traffico delle merci, e in questo l’intelligenza artificiale gioca, naturalmente, un ruolo fondamentale.

Diventa dunque necessario riparare e riutilizzare l’enorme quantità di prodotti e di oggetti di cui già disponiamo. A Genova, ha spiegato Claudia Pinna, lo si sta facendo attraverso il progetto C-City nell’ambito del documento di visione strategica denominato “Lighthouse”, elaborato dal team di coordinamento dei processi di sostenibilità e transizione ecologica del Comune. In questo modo, ad esempio, è stato possibile reimpiegare 32 impianti fotovoltaici cambiandone solo alcune parti, oppure stimolare un nuovo paradigma nei modelli di produzione e consumo dei capi di abbigliamento, come illustrato da Katia Honovich, project manager del Job Centre del Genova Blue District.

Intervenire sulla mentalità dei cittadini-consumatori è dunque la chiave. Da segnalare, a questo proposito, anche il videomessaggio di saluto da parte del calciatore del Genoa Morten Thorsby, rivolto in particolare ai tanti ragazzi in sala. Thorsby è infatti particolarmente attento alle tematiche ambientali tanto dall’avere costituito, insieme ad altri sportivi, la fondazione no-profit We Play Green per sensibilizzare il pubblico su inquinamento, climate change e perdita della biodiversità.

Il dibattito ha poi affrontato il tema del turismo grazie ad Enrico Bassignana, amministratore delegato di Shd System-Haus-Dresden GmbH, che ha mostrato come l’Internet of Things possa aiutare la gestione sostenibile delle strutture ricettive intervenendo, in particolare, sul controllo dei consumi idrici e energetici. Il monitoraggio dei dati è necessario anche in sede di rendicontazione di sostenibilità che, come spiegato da Marco Mogni di Amiu, dal 2026 sarà obbligatoria per tutte le grandi imprese europee, chiamate così a definire un obiettivo sulla base delle emissioni stimate. Michele Prandi per il Comune e Marco Fossa in rappresentanza dell’Università hanno invece presentato il progetto del catasto solare della città di Genova, per la stima ad altissima definizione della potenzialità fotovoltaica in ambito urbano, i cui vantaggi e debolezze sono stati poi esaminati da Marco Garbero di Anie Rinnovabili.

Protagonisti della conferenza sono poi diventati gli studenti stessi, in particolare gli alunni della International School of Genoa che hanno presentato il progetto “Il mare comincia qui”, un modello globale di cittadinanza attiva finalizzato al recupero dei mozziconi di sigaretta abbandonati. Di sostenibilità Esg ha parlato Serena Carassale di Tarros, che ha evidenziato l’attenzione dell’azienda per l’aspetto sociale, dimostrata dall’estrema elasticità concessa ai propri dipendenti grazie non solo allo smart working, ma anche a 33 diversi piani orari.

Imprescindibile, parlando di economia circolare, è poi la partita legata alla gestione dei rifiuti che è stata affrontata da Tiziana Merlino, direttrice dell’area per la transizione digitale ecologica di Amiu: l’azienda ha previsto la realizzazione di un centro di riciclo accanto a quello del riuso in modo da stimolare il reinserimento nel mercato di tutto il materiale ancora utilizzabile. Un esempio virtuoso è quello della raccolta e riuso dei cartoni per le bevande, illustrato da Alberto Celotto, responsabile del progetto poliaccoppiati di ComiecoRoberta Campardelli, co-founder di Best, ha spiegato come gli scarti dell’industria agroalimentare possano diventare fertilizzanti e concimi utili all’agricoltura, mentre Angelo Esposito dell’Ordine degli Ingegneri di Genova ha presentato i sistemi a isola che consentono di creare comunità energeticamente autosufficienti.

L’agenda odierna della Genova Smart Week ha previsto, inoltre, l’inaugurazione in via Piacenza della prima delle pensiline di nuova generazione che verranno installate alle fermate degli autobus nell’ambito del progetto dei 4 Assi di Forza del trasporto pubblico locale, rientrante nel Piano urbano della mobilità sostenibile e finanziato con 471 milioni di euro.

I workshop dedicati ai progetti Healthy City 4.0 e Raise – Spoke 1

Nell’ultima giornata di conferenze alla Genova Smart Week erano in programma anche due workshop: a Palazzo Tobia Pallavicino la presentazione del progetto Healthy City 4.0 ha esplorato le potenzialità delle nuove tecnologie applicate alla sicurezza in ambito sanitario, dimostrando come l’innovazione digitale possa rappresentare un elemento chiave per migliorare processi e servizi. Sotto la moderazione di Daniela Ameri, presidente di Ameri Communications, è intervenuto un panel di esperti in rappresentanza delle diverse realtà coinvolte nel progetto, i cui principi fondamentali sono stati illustrati da Amilcare Paolella, chief innovation officer di La Sia. Alla base di Healthy City 4.0 c’è la Clinical Knowledge Platform, un ecosistema aperto, sviluppato da Dedalus e presentato dalla project manager Laura Pinna, che consente di sfruttare i modelli di apprendimento automatico di intelligenza artificiale, al cui interno saranno inseriti i dati forniti dalle strutture sanitarie aderenti al progetto.

Andrea Asioli, software developer di ETT, ha descritto il modello linguistico sviluppato per la chatbot dell’applicazione, progettato per fornire informazioni in tempo reale agli utenti, e approfondito le sfide tecniche affrontate durante l’implementazione e le soluzioni adottate per superarle. Carlotta Cattaneo, chief innovation officer di Casa della Salute, ha esposto il contributo della struttura allo sviluppo del caso d’uso sul rischio incendio, sottolineando i benefici previsti per la gestione delle emergenze e il miglioramento della sicurezza generale. Il direttore sanitario di Villa MontallegroRoberto Tramalloni, si è invece concentrato sulle problematiche legate allo stress lavoro correlato e sull’impatto del progetto nell’offrire strumenti utili per migliorare il benessere del personale sanitario. Infine Rayek Farah, responsabile del reparto fisioterapia di Joy srl, ha illustrato il caso d’uso dedicato alla movimentazione dei pazienti non autosufficienti, evidenziando l’importanza di ridurre i rischi sia per gli operatori che per i pazienti attraverso l’adozione delle soluzioni proposte da Healthy City 4.0.

Al Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi si è invece tenuto un workshop condotto dalla direttrice dell’Istituto di matematica applicata e tecnologie informatiche (Imati) del CnrMichela Spagnuolo, dedicato al progetto Raise – Spoke 1 che ambisce a promuovere in Liguria un ecosistema innovativo basato su robotica e intelligenza artificiale, capace di essere attrattivo per tutti gli stakeholder a livello nazionale e internazionale. In particolare lo Spoke 1, Urban technologies for inclusive engagement, è dedicato allo sviluppo di tecnologie e dispositivi che permettano di migliorare la fruibilità dei servizi in una logica di maggiore inclusione sociale.

Tanti gli argomenti ricompresi nel progetto e affrontati durante la sessione: il digital twin del cittadino illustrato dalla stessa dottoressa Spagnuolo; il modello 3D della città di cui ha parlato Elia Moscoso Thompson (Cnr-Imati); le soluzioni tecnologiche per le politiche di inclusione a supporto della pubblica amministrazione, su cui si sono soffermate Monica Bruzzone e Paola Renata Dameri dell’Università di Genova; il dimostratore di mobilità presentato da Monica Gori dell’Istituto italiano di tecnologia; e le piattaforme unificate che permettono l’acquisizione, l’analisi e l’utilizzo di dati per studiare e pianificare policy, esposte da Massimo Massa di Aitek.

Nel weekend la Smart City Experience a piazza De Ferrari

Conclusa la parte congressuale a Palazzo Tursi, la Genova Smart Week 2024 scende in strada per l’immancabile Smart City Experience di piazza De Ferrari che sabato 30 novembre e domenica 1º dicembre metterà in mostra i più moderni e avveniristici veicoli elettrici destinati a trasformare la mobilità pubblica e privata: l’occasione, per tutti, di salire a bordo dei nuovi autobus in dotazione di Amt e di mettersi al volante di auto e moto di nuova generazione.

Tra le auto presenti all’expo & test drive il suv Mercedes EQB e lo sportivo Smart#3 Brabus, entrambi full-electric, la MG 3 HEV ibrida, le nuove Citröen C3 e Kia EV3 100% electric, la Toyota C-HR hull hybrid, il crossover Lexus LBX e i primi due modelli appena sbarcati in Italia del brand Chery, l’Omoda 5 e il Jaecoo 7. Non solo quattro ruote, però: a piazza De Ferrari sarà possibile, infatti, salire anche in sella alla pit-bike elettrica CE-02 prodotta da BMW.

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